Maternità prigioniera

Nel 2006 Luigi Pagano, allora direttore di San Vittore, promuove la realizzazione del primo sperimentale Istituto a custodia attenuata per detenute madri (ICAM), per portare i bambini fuori dalla Sezione nido interna al carcere; solo cinque anni dopo, la legge 62/2011 riconosce formalmente questi Istituti come luoghi nei quali le madri possono essere detenute insieme ai loro figli, promuovendone la costruzione a livello nazionale. Una vicenda analoga caratterizza la Casa-famiglia protetta di Milano, la prima ad essere istituita in Italia nel 2016, attraverso un accordo tra il Comune, l’Amministrazione penitenziaria e l’Associazione C.I.A.O., impegnata sin dal 1992 nell’assistenza di persone in esecuzione di misure alternative. È la stessa legge 62/2011 ad avere individuato in queste strutture – “se istituite” e “senza oneri per lo Stato” – un luogo in cui accogliere le madri (con figli) che possono scontare la pena fuori dal carcere.

L’evento si propone di far conoscere queste due realtà milanesi non solo alla cittadinanza ma anche alla magistratura, spesso ancora ignara della loro esistenza, attraverso una tavola rotonda con le persone che ne hanno consentito la nascita e che oggi ne curano il funzionamento nonché la partecipazione di donne che hanno potuto risiedervi, in alternativa al carcere.

I relatori presenti saranno:

Ciro Cascone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano; Marianna Grimaldi, Funzionaria giuridico-pedagogica c/o l’ICAM di San Vittore; Simone Luerti, Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale di Sorveglianza di Milano; Luigi Pagano, già Direttore della Casa Circondariale di Milano-San Vittore; Claudia Pecorella, Presidente dell’Associazione “Dei delitti e delle pene”; Lia Sacerdote, Fondatrice e Presidente dell’Associazione “Bambini senza sbarre”; Andrea Tollis, Responsabile dell’Associazione CIAO, che gestisce la Casa-famiglia protetta di Milano

Altro soggetto organizzatore: Associazione C.I.A.O. di Milano